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Anzi

  • 85010 Anzi PZ, Italia
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Borghi
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Italiano

Description

“Autenticità” è la parola d’ordine che campeggia ad Anzi, borgo medioevale dai vicoli rimasti intatti nel tempo. Una volta qui, il visitatore è rapito dalla forte suggestività dello spettacolo offerto dalle case addossate l’una all’altra e dalle sue stradine per lo più in pendenza, mentre a fare da cornice al paesaggio è un’imponente roccia. Abitato sin dall’età del Ferro e poi dagli Enotri, dai Lucani e dai Romani, Anzi ha alle spalle una storia intensa e molto antica. Con i Greci il paese diviene noto per la produzione di ceramiche, come testimoniano i reperti archeologici rinvenuti nelle numerose campagne di scavo effettuate a partire dal ‘700 e conservati presso il Museo Archeologico di Napoli e in altri musei del mondo tra i quali il British Museum di Londra. In particolare si ricorda una lapide triangolare, la cui scritta ha dimostrato che il centro originariamente si chiamava “ANXIA” e che era una potente e ricchissima cittadina. Roccaforte dei Longobardi, prima, e dei Normanni, poi, Anzi successivamente è passata sotto il controllo di vari signori feudali. Importanti sono i resti rinvenuti in seguito a vari scavi archeologici e che parlano del suo passato. Non possiamo tralasciare il “Presepe Poliscenico”, quarto in Europa per grandezza o il Planetario Osservatorio astronomico. L’opera presepiale di Antonio Vitulli, esposta nella casa canonica di Anzi segue a quelle italiane di Grottaferrata (Roma) e Messina e straniera di Taragona in Spagna. Il presepe, dalla accurata fattura, è realizzato in gesso e materiali di recupero e riproduce gli scorci più belli dei paesaggi della Basilicata, dai Sassi di Matera alle Dolomiti Lucane, fino ai vicoli della stessa Anzi. Di particolare interesse, passeggiando nel borgo sono anche i diversi edifici che si “incontrano” da Palazzo Fittipaldi – sorto sul soppresso ospizio dei certosini di Padula – al Palazzo Baronale. Chi raggiunge la vetta del Monte Siri, alle cui falde sorge il paese, può visitare il Planetario Osservatorio astronomico, particolarmente apprezzato per le sue attività didattiche, tecniche e scientifiche che, aperto tutto l’anno, consente di scoprire i misteri dell’universo attraverso affascinanti viaggi tra le stelle, avvalendosi di un potente telescopio. Sulla sommità del paese, inoltre, troneggiano i resti di un castello costruito nel 1091, da qui va in scena uno spettacolo straordinario per la splendida vista sulla vallata con il Lago di Ponte Fontanelle, meglio noto come Diga della Camastra. I luoghi sacri di Anzi sono scrigni preziosi di opere d’arte di valore, per questo meritano di essere visitati. Senz’altro spicca la suggestiva chiesa di Santa Maria che, sul monte Siri, oltre a custodire i bellissimi affreschi del Todisco (XVI sec.) e a presentare un portale tardogotico (1525), offre la possibilità di ammirare un paesaggio da perdere il fiato, che spazia dalle Dolomiti Lucane al Caperrino, dalla Lata al Monte di Viggiano, dal Volturino alla Maddalena, da Rifreddo al Monte Groppa di Anzi alla Serra di Trivigno. In paese non si può perdere invece la chiesa romanico-gotica di Santa Lucia, che conserva un’acquasantiera medievale. In piazza Dante svetta la chiesa madre di San Donato, Patrono di Anzi. Il tempio è a ordine dorico e a navata unica, con all’interno diverse statue tra cui quella di San Donato con la reliquia. Molto bella è anche la statua della Concezione. Da non perdere sono anche la chiesa madre di San Giuliano ricostruita nell’Ottocento sulla preesistente struttura cinquecentesca e quella di Sant’Antonio, un tempo cappella del convento dei frati Minori Osservanti e dedicata alla S.S. Trinità, risalente al 1587. La chiesa, di ordine ionico sull’altare maggiore ospita la pregiatissima tela della incoronazione della Vergine tra uno stuolo di angeli osannanti, attribuita al Pietrafesa.

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