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Biblioteca dei Girolamini

  • Via Duomo, 142, 80138 Napoli, Italia
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Description

La Biblioteca dei Girolamini, una delle più prestigiose biblioteche nate a Napoli, la prima ad aprire al pubblico nel 1617 come Libraria Comune e Pubblica.

La Congregazione degli Oratoriani, fondata da San Filippo Neri a Roma nel 1565, giunse a Napoli nel 1586 insediandosi nell'attuale sede, all'epoca palazzo Seripando,

Nella congregazione di San Filippo Neri, i libri e la lettura costituivano un momento fondamentale di promozione della fede e nello stesso tempo di divulgazione della cultura in generale, tanto che alla fine del seicento la biblioteca dei Girolamini, grazie ai lasciti dei padri oratoriani, si presentava tra le più fornite e prestigiose biblioteche dell’ordine.

La Biblioteca annessa al Monumento nazionale dei Girolamini di Napoli è una biblioteca specializzata in Teologia cristiana, Filosofia, Chiesa cristiana in Europa, Storia della Chiesa, Musica sacra e Storia generale dell'Europa.

La Biblioteca è una delle più ricche del Mezzogiorno e la più antica tra quelle napoletane, a lungo frequentata da Giambattista Vico.

Nel 1727 i padri oratoriani, su consiglio di Vico, acquistarono la Biblioteca di Giuseppe Valletta che comprendeva una ricca collezione di testi giuridici, filosofici, religiosi e letterali del Seicento e del Settecento napoletano.

La Biblioteca, che dipende dal Ministero per i beni e le attività culturali, è ubicata in quattro stupende sale settecentesche e due moderne dello straordinario complesso monumentale dei Girolamini.

Ha un patrimonio librario di circa 159.700 unità tra volumi ed opuscoli, tra i quali 137 stampati musicali, 5.000 edizioni del Cinquecento, 120 incunabili, 10.000 edizioni rare e di pregio, 485 periodici, una quantità non ancora determinata di microfilm e ritratti.

Diversi i fondi che hanno arricchito il patrimonio dell'istituto tra i quali 5.057 volumi del Fondo Agostino Gervasio, i cui testi trattano di archeologia, numismatica, bibliografia e letteratura classica, il Fondo Filippino, prevalentemente di storia ecclesiastica, sacre scritture e teologia, il Fondo Giuseppe Valletta, contenente edizioni rare del XVI e XVII secolo costituiti da classici latini e greci, storia e filosofia, e i 940 volumi del Fondo Valeri che riguardano la storia di Napoli e dell'Italia meridionale.

Va infine ricordato il preziosissimo Archivio musicale dei Girolamini, costituito da composizioni sacre - manoscritti autografi e opere a stampa -di autori legati alla Scuola napoletana del Seicento e del Settecento. Questo patrimonio, insieme a quanto conservato nella Biblioteca di San Pietro a Majella, consente di ricostruire la storia della musica sacra e profana napoletana, che ha tanto influenzato la produzione musicale europea.

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