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Castello del Buonconsiglio

  • Via Bernardo Clesio, 5, 38122 Trento, Italia
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Palazzi, Ville e Castelli
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Italiano

Description

Costruito tra il 1239 e il 1255, fu la residenza dei principi vescovi fino alla secolarizzazione dell’episcopato nel 1803. E' composto da una serie di edifici di epoca diversa, racchiusi entro una cinta di mura in una posizione leggermente elevata rispetto alla città. Oggi il castello è sede dell'omonimo Museo. Castelvecchio è la parte più antica del Castello del Buonconsiglio. L’edificio, eretto verso la metà del XIII secolo, ingloba la più antica torre cilindrica detta impropriamente Torre d’Augusto. Dal 1255 al 1796 fu residenza dei principi vescovi della città e sede del consiglio aulico, l’organo di governo vescovile, donde il nome di “Buonconsiglio”. Al vescovo Giovanni IV Hinderbach (1465-1486) si devono i maggiori lavori di ampliamento e abbellimento: gli Erker, la grande polifora in stile gotico veneziano, il timpano merlato e la grande corte interna cinta da logge. Magno Palazzo Disposto a ridosso delle antiche mura urbiche, fu la residenza del cardinale Bernardo Cles (1485-1539), che lo fece edificare, accanto al Castelvecchio, tra il 1528 e il 1536, anno in cui venne ufficialmente inaugurato. I pittori Girolamo Romanino, Dosso e Battista Dossi e Marcello Fogolino sono gli autori dei mirabili cicli affrescati che adornano gran parte degli ambienti interni. Maestranze italiane, soprattutto venete e lombarde, si alternarono a quelle nordiche nella conduzione del cantiere e nell’esecuzione degli arredi di quella che è considerata una delle più ricche residenze principesche dell’Italia settentrionale. Durante il Concilio i cardinali Cristoforo e Ludovico Madruzzo ospitarono nel castello alti prelati e ambasciatori e allestirono nel Magno Palazzo e nei giardini cerimonie e banchetti. Torre dell'Aquila Eretta sopra l’omonima porta, che si apriva nella cinta muraria della città mettendola in comunicazione con la Valsugana, la torre è nominata per la prima volta in un documento del 1290. Il suo assetto attuale a tre piani si deve all’intervento promosso alla fine del XIV secolo dal principe vescovo Giorgio Liechtenstein. Eletto nel 1390, il presule si impadronì della torre – che apparteneva alla città – collegandola al Castello del Buonconsiglio con un camminamento coperto e trasformandola in dimora privata per sé e per i propri ospiti. A tale scopo incaricò un pittore boemo, Maestro Venceslao, di decorare il secondo piano con un ciclo di affreschi raffiguranti i Mesi, gioiello della cultura figurativa del gotico internazionale.

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