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La Cappella Contarelli e Caravaggio

  • Piazza di S. Luigi de' Francesi, 00186 Roma RM, Italia
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Arte, Teatri e Musei
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Description

La cappella è sita nella chiesa di San Luigi dei Francesi, ed era stata acquista dal cardinale francese Mathieu Cointrel (il cui nome è stato poi italianizzato in Matteo Contarelli) nel 1565. Il suo intento era di decorarla con storie dedicate a san Matteo, di cui lui portava il nome. Il piano iconografico fu da lui stesso definito: al centro vi doveva essere la pala d’altare con l’effige del santo e ai due lati le immagini con la vocazione del santo e con il suo martirio. Dei lavori fu incaricato un pittore bresciano di nome Girolamo Muziano, il quale in vent’anni non realizzò alcunché. Nel 1585 il cardinale morì e i suoi eredi decisero di rivolgersi ad altri. Nel 1587 diedero incarico ad uno scultore fiammingo di nome Jacob Cobaert di realizzare un gruppo scultoreo, che egli effettivamente consegnò quindici anni dopo, gruppo che però non incontrò i favori dei committenti. Nel 1591 gli eredi del cardinale decisero di rivolgersi al Cavalier d’Arpino per la decorazione pittorica della cappella, ma questi, in circa due anni, realizzò solo l’affresco della piccola volta. Così, all’approssimarsi dell’anno santo del 1600, la cappella risultava ancora disadorna e gli eredi del Contarelli, anche grazie alle sollecitazioni del cardinal Del Monte, nuovo protettore di Caravaggio, decisero di rivolgersi al pittore di origine lombarda per far decorare la cappella. Ed infatti, Caravaggio, nel giro di meno di due anni, consegnò le due tele raffiguranti la «vocazione di san Matteo» e il «martirio di san Matteo». Due anni dopo, nel 1602, anche il gruppo scultoreo di Jacob Cobaert fu consegnato, ma dopo pochi mesi fu rimosso. I committenti si rivolsero nuovamente al Caravaggio il quale realizzò una tela in cui era raffigurato san Matteo con un libro aperto poggiato sulle gambe, e di fianco un angelo che gli dirigeva la mano per scrivere sul libro. Poco dopo anche questa tela fu rimossa, perché non era stata gradita (è poi finita a Berlino dove è stata distrutta durante la Seconda Guerra Mondiale), e la suo posto Caravaggio realizzò una seconda versione, che è quella che tuttora si trova nella Cappella.

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