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Giardino Botanico di Porto Caleri

  • Via della Boccavecchia, 45010 Rosolina RO, Italia
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Giardini e Parchi
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Hosted in
Italiano

Description

Il Giardino Botanico, sito nella parte meridionale del litorale di Rosolina Mare, interessa una superficie di circa 44 ettari. Realizzato dalla Regione Veneto nel 1990 in un'area in seguito dichiarata Sito di Importanza Comunitaria (S.I.C.) ed entrata a far parte del territorio del Parco regionale Veneto del Delta del Po, ha lo scopo di conservare un ambiente naturale unico e di notevole interesse scientifico. La visita agli ambienti del Giardino Botanico litoraneo può essere effettuata grazie a tre diversi sentieri: uno breve, che interessa in maniera particolare la pineta, uno intermedio, che include tutti gli ambienti tranne la zona umida d'acqua salmastra ed uno più lungo, che include anche quest'ultima. Vegetazione delle sabbie A ridosso del mare la tipica vegetazione delle sabbie sciolte è formata da specie pioniere molto adattabili, quali il ravastrello (Cakile marittima), la calcatreppola (Xantium italicum), è l'eringio (Eryngium maritimum). Sulle prime dune, ancora instabili, la flora comincia ad arricchirsi di elementi come lo zigolo (Cyperus Kalli), la gramigna delle spiagge (Agropyron junceum) ed il vilucchio marittimo (Calystegia soldanella). Sulla sommità di queste dune dominano i folti cespi di sparto pungente (Ammophila littoralis) che, costituendo una barriera al vento, determinano l'accumulo della sabbia contribuendo allo sviluppo delle stesse dune. Nella fascia di retroduna si possono osservare fisionomie diverse di vegetazione a seconda del grado di stabilizzazione raggiunto nella dinamica dello sviluppo delle dune; si trovano così piante come il paleo (Vulpia membranacea), o la vedovina delle spiagge (Scabiosa argentea). Macchia Nelle zone più arretrate si instaura la vegetazione arbustiva a ginepro (Juniperus communis) ed ilatro (Phillyrea sp.) che prelude ad una boscaglia tipo macchia mediterranea. Zone Umide d'acqua dolce Laddove la falda freatica emerge, nelle depressioni infradunali, la vegetazione si arricchisce di specie igrofile tra cui le lische (Typha sp.), il falasco (Cladium mariscus) e la cannuccia (Phragmites australis). Pineta La pineta retrostante, composta di pino marittimo (Pinus pinaster) e pino domestico (Pinus pinea), è il risultato di rimboschimenti eseguiti tra gli anni '40 e '50 e si è spontaneamente arricchita nel sottobosco di elementi rari quali le orchidee dei generi Cephalantera, Ophrys e Orchis. Da segnalare anche la presenza del leccio (Quercus ilex), testimone della spontanea tendenza alla formazione di un bosco di tipo mediterraneo. Nella fascia ad ovest si può osservare un'area ricca di olmo (Ulmus minor), indice di un ambiente naturale favorevole alla formazione di un bosco di tipo planiziale. Zone Umide d'acqua salmastra Dal 1992 è stato realizzato un percorso attrezzato attraverso gli ambienti salmastri prossimi alla laguna di Caleri. L'itinerario prevede un primo tratto con l'attraversamento di un ambiente prospiciente le barene, caratteristici isolotti tabulari della laguna, di natura argillosa e ricoperti di una fitta vegetazione alofita formata da piante perenni resistenti alla forte salinità del terreno. Il sentiero si snoda sulla barena e mediante apposite passerelle è possibile attraversare agevolmente i canaletti, sul fondo dei quali, se l'acqua non è torbida, si può osservare fauna bentonica (granchi, novellame, etc.), flora sommersa (Zostera noltii) e alghe (Ulva, Enteromorpha, etc.). Sul margine delle barene o in prossimità dei terreni della "salina", si sviluppa una vegetazione alofita stagionale formata da Salicornia veneta, Suaeda marittima e Salsola soda. In alcuni tratti si evidenziano anche delle zone di margine stabilizzate da Spartina maritima. Dopo aver attraversato la barena il "sentiero alofilo" si conclude percorrendo i terreni dunosi a Sud-Est; qui la vegetazione alofita si mescola a quella più propria delle dune, i suoli sono meno salati e più sciolti e si ha un discreto sviluppo di Juncus maritimus, Inula crithmiodes ed altre specie tipiche.

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