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Castiglione Olona

  • 21043 Castiglione Olona VA, Italia
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Borghi
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…Nulla è più commovente che il ritrovar d’improvviso una traccia o una figura d’arte nota e diletta in un luogo estraneo, come un fiore del nostro clima in un orto settentrionale. Mi ricordo del meraviglioso piacere ch’ebbi a Castiglione Olona, entrando nel Battistero e trovandomi immerso nella pittura di Masolino come in una fresca prateria toscana fiorita di fiori gialletti e rossetti. Che cosa di nuovo s’aggiunge al mio godimento nel rinvenire lo squisitissimo artefice entro quella specie di mistica cittadella fiorentina edificata dal Cardinal Branda sul colle lombardo? Castiglione Olona vanta una storia antica . Le testimonianze di arte, di fede, di storia ancora visibili fanno di questa città del varesotto un luogo raro e prezioso. L’origine di Castiglione, secondo una leggenda, risale all’anno 401 dopo Cristo, quando il generale romano Stilicone insediò un accampamento sulle cui tracce si sviluppò il villaggio e poi il Borgo attuale. Da qui il motivo per cui molti ritengono che il nome di Castiglione derivi dal latino “Castrum Legionis”. Nel 1873 con Decreto Reale il paese assume l’attuale denominazione di Castiglione Olona. L’epoca rinascimentale fu il periodo di massimo splendore di questo luogo dovuto alla presenza ed alle iniziative particolarmente illuminate del Cardinale Branda Castiglioni, quindi, dopo una lunga decadenza alla metà del 1800, grazie alla laboriosità e all’ingegno della famiglia Mazzucchelli, Castiglione Olona divenne il primo polo industriale della provincia di Varese. La visita del borgo può cominciare dalla centrale Chiesa di Villa o del SS.Corpo di Cristo, esempio unico di edificio ad ispirazione umanistiche con tiburio cilindrico. Al suo interno si trovano opere del XV secolo. Di fronte è ubicato il Palazzo Branda Castiglioni, l’edificio, composto da due corpi di fabbrica, uno del XIV e l’altro del XV secolo con ampliamenti successivi, possiede sale con pregevoli affreschi del 1400 di scuola lombarda e toscana. I suoi principali ambienti sono la Cappella Cardinalizia di “S. Martino”, la Quadreria, la camera e lo studio del Cardinale. In cima alla breve salita della via Cardinale Branda si elevano i ruderi della porta che immetteva nell’antico castello: qui si trova il complesso della Collegiata composto principalmente dalla chiesa e dal battistero. La chie sa in stile gotico-lombardo a croce latina fu dedicata nel 1425 alla Vergine e ai Santi Stefano e Lorenzo raffigurati insieme a S.Ambrogio e S.Clemente nella bella lunetta del portale. Sulla facciata spicca anche il rosone marmoreo. All’interno, che è diviso in tre navate, si notano nelle vele dell’abside ”Le storie della Vergine” affrescate da Masolino da Panicale. Sempre nell’abside affreschi di scuola toscana (Paolo Schiavo e Lorenzo Di Pietro detto “il Vecchietta”). Completano l’interno il sarcofago del Cardinale Branda, un lampadario di scuola fiamminga e due pale quattrocentesche in pietra policroma. Nella stessa area sorgono il campanile gotico e il battistero a pianta quadrata con abside poligonale. Le sue pareti e le volte sono interamente affrescate da Masolino da Panicale (1435) con episodi della vita di S.Giovanni Battista. L’adiacente piccolo Museo della Collegiata ospita preziosi oggetti sacri e alcune interessanti opere artistiche. Un giro conclusivo nel borgo porterà alla scoperta di ulteriori particolari e testimonianze legate al suo periodo di fioritura artistica. Da segnalare anche la manifestazione estiva del Palio dei Castelli con rievocazione storica in costume e l’appassionante corsa delle botti.

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