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Monastero di S.Pietro in Lamosa

  • Via Sebina, 25050 Provaglio d'Iseo BS, Italia
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Luoghi religiosi
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Italiano

Description

'ex convento è ubicato nei pressi di Provaglio d'Iseo, a ridosso della strada statale che porta verso il lago. L'edificio, dall'alto della sua posizione domina le "lame" delle Torbiere da cui appunto, deriva il suo nome. E' un piccolo complesso di edifici religiosi e civili posti sopra un dosso a guardia della zona,una volta paludosa, da cui proviene il termine lamosa; La bella chiesa romanica è in posizione elevata e dominante a occidente del paese sulla distesa delle torbiere, da sempre chiamate "lame" e ciò spiega perché si dice "in Lamosa". Furono due fratelli, Ambrogio e Oprando, di nazione Longobarda, come essi dichiararono, a donare nel Dicembre 1083 al monastero benedettino di Cluny una chiesetta con tutti i beni di cui la dotarono a suffragio delle loro anime. Dodici anni dopo era già sorto contiguo il monastero che, nel 1147, divenne priorato cluniacense. La chiesetta originaria era già stata ampliata. Lo attestano le diverse murature esterne. Accanto alla primitiva absidiola del XI secolo si era aggiunta la navatella laterale romanica. Nuovi ampliamenti si eseguirono nel XIII secolo nella parte che risulta oggi incorniciata in cotto e altri ancora nel cinquecento con l'elevazione dell'abside centrale e dell'ultima cappella. Una lapide in latino ricorda il passaggio, avvenuto nel 1536, della chiesa ai canonici regolari di San Salvatore che officiavano a San Giovanni in Brescia. Oggi il complesso religioso è costituito dalla navata centrale, da quella laterale a nord con quattro cappelle e dal campanile. A sud della chiesa si apre il chiostro. La navata maggiore termina con un coro ad abside fiancheggiato da due altari barocchi insediati in due absidiole. I pilastri e le pareti sono parzialmente coperti di affreschi in buono stato. Negli anni sessanta e settanta del nostro secolo il complesso ha subito gravi danni oltre per le intemperie anche per atti vandalici. Nel 1983 l'antica chiesa e l'antistante cappella fu donata alla parrocchia. Dopo aver provveduto al risanamento del tetto, è nata l'associazione "Amici di San Pietro" che si è già impegnata a restaurare e valorizzare il monastero. Restauri recenti avrebbero messo in mostra opere lignee del Fantoni.

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