Description
Chiamato dagli antichi Palus Acherusia, conosciuto da Licofrone e descritto da Strabone, il Lago Fusaro prese questo nome soltanto nel periodo angioino, quando fu utilizzato per la macerazione della canapa, che si coltivava nel territorio cumano.
Di proprietà dei Borboni, dal momento che Carlo III lo acquistò dallo Stabilimento dell’Annunziata per appagare la sua passione venatoria, organizzando battute di caccia nel vicino bosco (Pineta) e pescate nel lago. Il comprensorio fu valorizzato e abbellito da Vanvitelli padre, progettista delle opere, connesse alla costruzione degli edifici e fabbricati, necessari alla piscicoltura e mitilicoltura.
… Alla partenza di Carlo III da Napoli, fu suo figlio Ferdinando IV a portare a termine i lavori, servendosi dell’estro e della professionalità del Vanvitelli junior (alla morte del padre).
Nel parco alberato, ravvivato da aiuole fiorite geometricamente spartite, furono costruiti due edifici: l’uno detto BARACCONE, che comprendeva una grande tettoia, sostenuta da archi e pilastri; esso serviva da riparo alle barche delle famiglie reali e conteneva tutte le attrezzature occorrenti per la pesca.
L’altro edificio, chiamato CASSONE serviva a conservare il pescato in grandi chiusi containers di canne, perché si mantenesse vivo durante la vendita. Nacque inoltre quella stupenda bomboniera ottagonale, che sorge dal mare come un fiore esotico, a poca distanza dalla sponda, che si collega ad essa con un ponte-scalandrone.
Piano ammezzato e primo piano, illuminati da smaglianti vetrate sulle acque del lago, compongono una pagoda in miniatura.
Le sue linee, le decorazioni in stucco o in affresco, il fascino del suo disegno fondono un insieme architettonico, che è un gioiello.
Ferdinando IV volle riservare la Casina reale agli ospiti più illustri, come l’Imperatore d’Austria Francesco II e Consorte, il Principe Federico Clemente conte di Metternich, Principe e Principessa di Sassonia e Arciduchessa Carolina, ospiti della Casina Reale nei banchetti trimalcionici, che si ripetono nel corso delle loro visite del 1819.
La sera del 24.3.1846 furono ricevuti Zar e Zarina di Russia in una magnifica festa in loro onore. I sovrani di Prussia pranzarono nella Casina Reale nel gennaio 1859, in occasione della loro visita informale a Napoli, sotto il falso nome di Conte e Contessa di Zollern.
Tutta la genealogia dei Borboni vi Passò, così come Re Umberto I e Vittorio Emanuele III in occasione di battute di caccia e di pescate.
Ultimo Capo dello Stato ospite della Casina Reale, fu il Presidente della Repubblica Luigi Einaudi .
Altri personaggi illustri passarono per la Casina Rossa quali il grandissimo W. A. MOZART, venuto nella terra cumana a carpirne l’atmosfera per la sua opera musicale Tito e il geniale effervescente ROSSINI, che tra una pescata e una battuta di caccia, scriveva spesso motivi e arie musicali.