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Don Camillo e Don Peppone a Brescello

  • Brescello RE, Italia
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"Ecco il paese, il piccolo mondo di un mondo piccolo, piantato in qualche parte dell'Italia del Nord. Là in quella fetta di terra grassa e piatta che sta tra il fiume PO e l'Appennino", così Giovannino Guareschi aveva descritto il mondo di Don Camillo e Peppone al momento di tradurre in immagini le atmosfere del mondo piccolo e proprio a Brescello aveva trovato l'ambiente ideale, con la gente, i luoghi, il clima più caratteristico della Bassa Padana. Naturalmente Brescello non è solo il paese di Don Camillo, ma anche una cittadina ricca di storia e di arte, che vale una visita più approfondita. Si può partire da Via Giglioli, tratto orientale dell'antico decumano romano, lasciandosi alle spalle la cinquecentesca chiesa della Concezione. Percorrendo la via si possono vedere, sul lato sinistro, prima l'antico ospedale e poi l'edificio della posta, già attivo in epoca estense. Qui si trova anche la campana utilizzata in uno dei film della serie di Don Camillo, proseguendo fino in fondo si arriva al cuore di Brescello, costituito da Piazza Matteotti, dove si affacciano il Municipio e la Chiesa di Santa Maria Nascente, che hanno fatto da sfondo a tante avventure di Don Camillo e Peppone. Ai lati della piazza si trovano le statue bronzee dei due personaggi, opera dello scultore mantovano Andrea Zangani, inaugurate nel giugno 2001 a ricordo dei 50 anni del primo film, mentre al centro si erge, su un piedistallo marmoreo, la copia in gesso della statua di Ercole (conosciuto anche come "Pasquino"), mentre l'originale, creato dal Sansovino per Ercole II° d'Este è ora custodita presso il Centro Culturale San Benedetto. La piazza, cinta su due lati da porticati, è dominata dalla Chiesa di Santa Maria Nascente, al cui interno si trova il celebre "Cristo parlante" dei film. La facciata è ornata da un protiro, pregevole, ma niente affatto antico, in quanto costruito provvisoriamente durante la lavorazione del terzo film della serie di Don Camillo. Poi, vista la pregevole estetica della chiesa, con il protiro, l'allora Arciprete, Don Sante Manfredini, chiese e ottenne dal Commendator Rizzoli, la costruzione in muratura. Dalla Piazza si accede in Via Cavallotti, dove proseguendo per circa 100 metri si giunge all'antico complesso monastico di San Benedetto, edificato da Ercole I d'Este e Eleonora d'Aragona per le monache benedettine (1492), che rimasero fino alla soppressione dell'Ordine da parte di Napoleone, nel 1798; fu successivamente trasformato in ospedale e poi in caserma, sotto la Repubblica Cisalpina. Dopo i restauri, eseguiti negli anni ottanta dall'Amministrazione Comunale, il grande complesso è stato trasformato in Centro Culturale, pur conservando in parte l'antica struttura architettonica con arcate, volti e pilastri in cotto, tipici del tardo romanico. Attualmente vi hanno sede il Museo di Peppone e Don Camillo, due sale civiche – Prampolini e Zatti, la Biblioteca Comunale "Antonio Panizzi" (illustre brescellese, patriota e senatore, padre della biblioteconomia moderna), il Centro Sociale AUSER, il Museo Archeologico, dove sono esposti i reperti di epoca romana rinvenuti sul territorio mediante numerose campagne di scavo. L'edificio del San Benedetto è collocato su Piazza Mingori, che ospita altrei elementi di interesse turistico, prima tra tutti la nuova struttura Museale dedicata a Guareschi, realizzata in occasione del Centenario della nascita del celebre scrittore, che è dedicata alla cultura del cinema, della tradizione e del territorio. Sulla piazza si trova anche il carro armato utilizzato nelle riprese di uno dei film della serie Don Camillo; attiguo al Centro Culturale si trova poi il Parco Guareschi, piccola e curata zona verde dove è collocato il monumento a lui dedicato, opera della scultrice tedesca Gudrun Schreiner. Una visita fino a Brescello, oltre ad altri innumerevoli luoghi dei film, quali la stazione ferroviaria, la casa di Peppone, la Madonnina del Borghetto, il luogo di reclutamento delle comparse, la scuola dove Peppone diede l'esame per il diploma di licenza elementare, ecc…..non può prescindere da un'escursione fino al fiume, raggiungibile a piedi, dopo una bellissima passeggiata a piedi di circa 500 metri, tra piante di querce e macchia mediterranea e dove è possibile vedere la confluenza di un affluente, l'ENZA, nel PO.

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