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Borgo di Sarteano

  • 53047 Sarteano SI, Italia
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Siti Storici
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Description

l nucleo storico del paese sorse intorno al castello, all'interno della cerchia di mura che furono poi in gran parte abbattute alla metà dell'Ottocento, e di cui si conservano due porte che guardano l'Umbria: la Porta di Mezzo e la Porta Monalda, sormontate dagli stemmi della Repubblica di Siena, dei Medici e dei Monaldeschi di Orvieto che si alternarono nel controllo di Sarteano. L'architettura del paese è caratterizzata da palazzi prestigiosi come quello dei Fanelli, subito sotto il castello, del XIV sec. con la cappella del Beato Franco da Grotti e i soffitti riccamente affrescati; palazzo Gabrielli, che ospita il museo nelle sale cinquecentesche ma con una struttura del XIII secolo come dimostra la "porta del morto"; palazzo Piccolomini, con il suo bel chiostro fatto costruire alla fine del XV secolo dal cardinale Francesco Tedeschini Piccolomini -futuro Papa Pio III- con colonne a capitelli ionici decorati con mezzelune ed inoltre lo stemma della famiglia del XV secolo posto in alto nell'angolo sinistro della facciata; ed infine il Palazzo del Podestà in Piazza XXIV giugno, edificato nel XIV secolo, ma ampliato nella seconda metà del XVI, che conserva le originali bifore. Nell'angolo della piazza si trova palazzo Goti-Fanelli, un tempo sede dell'Accademia degli Arrischianti, già esistente nel XIII secolo, poi completamente ristrutturato nel 1536 con pareti affrescate, un elegante cortile interno e una cappella con affreschi di Apollonio Nasini. Sempre il cardinale Piccolomini fece erigere la facciata della chiesa di San Francesco, come dimostra la presenza del rosone con le insegne papali e lo stemma dei Piccolomini (ma l'edificio, che si affaccia su piazza Bargagli, risale alla prima metà del XIII secolo). Accanto alla chiesa sorgeva un convento, che fu nel XIX secolo palazzo-fattoria della famiglia Bargagli, ospitò per un breve periodo la loro ricca raccolta etrusca, oggi al Santa Maria della Scala di Siena. All'interno del chiostro tracce di bifore mostrano i resti architettonici di una struttura in origine di grande raffinatezza. Un altro convento si trova nella parte alta del paese, quello di Santa Chiara del XVI secolo, oggi ristorante e raffinata residenza. Nella chiesa di San Martino, vicino a Porta Umbra, si trova l'Annunciazione del Beccafumi, accanto a una Madonna con bambino di Jacopo di Mino del Pellicciaio, uno dei pittori dei fondi oro del trecento senese, e una Madonna con bambino, san Rocco e san Sebastiano di Andrea di Niccolò. Nella collegiata di San Lorenzo, anch'essa ristrutturata grazie a Pio III, sono conservate due tavole centinate con l'Annunciazione di Girolamo del Pacchia del 1514 e un tabernacolo e ciborio marmoreo di Lorenzo di Mariano, detto il Marrina. Sempre in Piazza San Lorenzo si trova Palazzo Cennini, con la facciata sobria e lineare, databile al XV secolo con all'interno un chiostro dove un tempo la Fattoria di Martignano conservava le proprie produzioni agricole.

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