Description
Il Mausoleo di Galla Placidia (386-452), sorella dell’imperatore romano Onorio, è un monumento cristiano funerario.
Costruito a forma di croce latina, l’edificio è giunto pressoché integro nella struttura architettonica e nei mosaici.
Siamo in un luogo di transito, di passaggio dalla vita nel tempo a quella nell’eterno: un’opera di fascino etico ed estetico, dove i maestri del mosaico abbracciano quelli della fede.
I Mosaici
La cupola, simbolo del cielo, custodisce la parte più espressiva e famosa della decorazione. Tra le 570 stelle d’oro e il blu intenso del cielo emerge la Croce gloriosa, signum cristiano della risurrezione. L’atmosfera notturna, che già colpì D’Annunzio e ispirò a Cole Porter. la canzone Night and Day, è magica: tutti i temi iconografici (dai quattro animali dell’Apocalisse agli Apostoli) rappresentano la vittoria della vita sulla morte, dove la croce trionfa come via per la risurrezione e per la vita eterna. Ovunque trionfano dominanti scure, accostate ai tocchi oro e vermiglio e alla calda luce dell’alabastro: l’effetto è una diffusa atmosfera di quiete, consona per un sepolcro e per il suo messaggio di Vita dopo la vita.
Il redentore pastore, vincitore della morte
Verso la porta d’ingresso il Redentore, il Cristo-Signore, ha per scettro la croce. Ritratto con sei pecorelle in un paesaggio quieto e bucolico, Cristo è ritratto nella sua piena regalità, giovane e imberbe, dominus sul tempo e sulla storia.
Lunetta di San Lorenzo
San Lorenzo martire segue il martirio di Cristo. Come Cristo ha trionfato con la croce, così Lorenzo (e Galla Placidia) avrà la salvezza dalla croce. Una salvezza predicata dagli Apostoli, soprattutto Pietro e Paolo che indicano la Croce.
La disposizione dei simboli cristiani funeratizi si completa con le colombe appaiate alla fonte zampillante nelle quattro pareti del tamburo, e i cervi ritratti nelle lunette che esprimono la battesimale acqua di vita (Salmo 41, 1-3). Il cielo astrattamente stellato della volta con la decorazione a piante, fiori e frutti indica l’abbondanza di vita nel Regno, meta ultima di tutta la vicenda umana nella storia della salvezza.