La leggenda di questo luogo riguarda personaggi dell'Enea e dell'Odissea, di qui passarono infatti Enea ed Ulisse. Inoltre qui morì Draconte, amico e consigliere del re di Itaca, Ulisse, nonchè legislatore spietato della stessa Atene. Infatti istituì la pena di morte anche per reati lievi ed ogni debitore che non fosse riuscito ad estinguere un qualsiasi prestito diventava schiavo del proprio creditore.
In questo luogo ci fu anche una famosa predizione di un oracolo che disse "Presso Draconte Laio molto popolo sarà per perire" e così accadde. Nel 389 a.C. si combatte in questa pianura, la battaglia più sanguinosa dell'antichità tra Lucani e Greci di Thuri, che vede la morte di ben 10.000 persone! I Greci, stanchi delle continue scorrerie dei Lucani, decideso di farla finita attaccandoli nel loro stesso territorio, il Laos, ma furono loro a uscirne sconfitti, fu una vera e propria strage.
La torre è situata nel centro abitato della località Torre Talao su un isolato roccioso oggi legato alla terraferma, a pochi metri dal mare. Un tempo lo “scoglio” su quale sorge era completamente circondato dalle acque, come una vera e propria isola. Testimonianze confermano che le grotte presenti nella formazione rocciosa fossero abitate in epoca preistorica.
La torre venne costruita da Carlo V su consiglio del vicerè di Napoli, a difesa dei territori dalle incursioni saracene.
La costruzione della fortificazione fu interamente a carico della popolazione locale che contribuì economicamente o attraverso prestazione d'opera e si presenta come una massiccia torre troncopiramidale a pianta quadrata di 13 metri di lato sviluppata su tre livelli. Al pianterreno vi è una sola apertura di ingresso e locali coperti da volta a botte con botola di comunicazione con il piano superiore. Una doppia scala esterna addossata alla costruzione conduce al primo piano, in cui sono numerose le bucature e vi è la presenza di ambienti voltati a botte, di un camino e di un forno, ed al ballatoio dell’ultimo livello, da qui una scala ricavata nella muratura conduce al terrazzo. Diverse le aperture presenti su tutti i fronti. Sul lato mare è addossato un successivo edificio in parte crollato; prima del recente restauro, era visibile la traccia di una caditoia. Intorno al complesso sono visibili tracce del muro di cinta. Una caratteristica particolare è inoltre la presenza nel piazzale del lato mare di un’aia con piattaforma circolare. Nel tempo la fortificazione ha subito diverse destinazioni d’uso e molte evoluzioni. “Nel 1600 viene assalita da Asnurt Rais e nel 1699 vengono tolti i due cannoni di armamento. Compare in un elenco di torri da riparare nel 1741 e nella carta del Rizzi-Zannoni”. Le sue evoluzioni nel tempo sono denunciate anche dalla struttura muraria. Questa, in pietrame misto di diversa dimensione e malta, con ricorsi orizzontali in laterizio, presenta alcune parti basamentali con tessitura differente dalle restanti.
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