Di forma presso a poco triangolare, vi fanno capo cinque vie. Vi prospetta a sinistra il Palazzo della Dogana, già sede del Cinema Teatro Umberto, oggi reso inagibile da un incendio, costruito nel Medioevo a scopo commerciale, rimaneggiato nel 1657 per iniziativa di Francesco Marino Caracciolo, principe di Avellino, su disegno di Cosimo Fanzago: è una costruzione di forme rozze, ma non priva di carattere, decorata da statue antiche, dai busti di Nerone, Caligola, Commodo e dalla statua del principe Marino I Caracciolo. Davanti al palazzo si leva il monumento a Carlo II d'Asburgo, detto volgarmente «il re d'abbrunzo», pure del Fanzago
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