Il primo monastero sorto in questo luogo fu distrutto nel 1145 dai Selgiukidi, ma poco dopo fu ricostruito. In questo periodo Dadivank era il centro spirituale e mondano dei principi Vakhtangean ed era costruito da Quattro chiese, un palazzo, una biblioteca, una sala riunioni, un grande refettorio con cucina, ma anche da edifice residenziali a uso abitativo ed economico. Nel XV e XVI visse un secondo periodo di fioritura. Il monastero di Dadivank è un capolavoro architettonico, complete di campanile, bellissime khatchkar e celle monastiche distribuite intorno alla chiesa principale di surb Dadi, eretta nel XIII secolo. Durante la visita fatte attenzione ai buchi nel terreno, che sprofondano in cisterne e camere sotterranee. Sotto al gavit della chiesa principale sono sepolti I principi dell’Alto Khachen. Dadivank è ancora oggi uno dei monasteri meglio conservati dell’antica Armenia, almeno per quanto riguarda le parti che sono rimaste della sua struttura. Questo è probabilmente il luogo più magico in Karabakh, anche se tecnicamente può esser considerato una terra fuori del confine.