Si tratta, probabilmente, della più bella ed entusiasmante tra le escursioni nelle Prealpi Venete. Sempre affollatissima di escursionisti, come sempre affollatissimo di camminatori e ciclisti è il rifugio Papa del Cai di Schio, specie nei fine settimana estivi. La "strada storica militare delle 52 gallerie" si percorre in ore 3:00/3:30 partendo dal passo di Xomo o raggiungendo (da quest'ultimo) la bocchetta Campiglia. Il dislivello è di circa 800 metri e si percorrono gallerie molto ardite, anche con curve e biforcazioni, ed è indispensabile una affidabile torcia elettrica. L'escursione non è da sottovalutare e non è una passeggiata turistica, pur non presentando particolari difficoltà o pericoli. Come al solito va usata l'intelligenza e la prudenza, nel rispetto delle caratteristiche della montagna. In particolare prestare attenzione a non sporgersi oltre l'arditissima stradina e a non inoltrarsi in gallerie secondarie, spesso semicrollate o pericolose. Il sentiero è sempre ampio e ben tenuto, il fondo quasi sempre buono a ghiaione grossolano, non vi sono parapetti verso i precipizi, tuttavia non si presentano mai problemi di vertigini, o pericoli di cadute, restando rigorosamente nella traccia praticata. Specie nelle gallerie, alcuni tratti a volte sono scivolosi causa lo stillicidio d'acqua. Il soffitto, in alcuni casi, è abbastanza basso, quindi le persone molto alte prendano in considerazione l'uso del caschetto. L'escursione può essere affrontata anche con ragazzini (non troppo piccoli), purché adeguatamente allenati e abituati alla fatica e non troppo esuberanti. Vanno tenuti comunque sotto strettissimo controllo. Da escludere comitive di bambini e, soprattutto, è fortemente sconsigliato portare bambini nello zaino portabimbi a spalla. Si vedono transitare anche cani (non sembra vi siano particolari divieti), come al solito è bene siano sempre al guinzaglio e possibilmente con museruola. Tra i molti escursionisti, le gallerie buie, le luci delle torce, potrebbero spaventarsi ed avere reazioni pericolose. Anche i numerosi tratti esposti potrebbero portare a problemi. E' importante ricordare, ancora, che la "strada" in realtà è una mulattiera molto ardita, che corre sopra profondi dirupi e aeree cenge molto esposte, ed è assolutamente vietato percorrerla in mountain bike (anche portandola a mano). Al di là di divieti e tornelli è importante non esibirsi in simili idiozie che mettono a repentaglio la propria vita e creano pericolo agli altri. (magicoveneto)