In tempi anteriori alla colonizzazione greca, l'eruzione del cratere Moio, situato sul versante settentrionale dell'Etna, aveva prodotto una enorme colata lavica che arrivata fino al mare aveva formato il capo Schisò; col tempo il fiume si è insinuato in questa colata scavando una profonda e pittoresca incisione e liberando, verso la fine del suo percorso, due alte pareti di basalto: la gola dell'Alcàntara. Essa è raggiungibile a piedi o in ascensore e il letto del fiume è percorribile, munendosi di stivaloni di gomma che si affittano sul posto, per un tratto di 150 m. La gola è una delle zone più affascinanti del Parco fluviale dell'Alcàntara.