Chiesa di San Gregorio Armeno... - Secret World

Via S. Gregorio Armeno, 1, 80138 Napoli, Italia

by Lara Kipling

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La basilica sorge nell’omonima via e fu costruita nel luogo in cui, secondo la leggenda, era già presente la struttura originaria fatta erigere da Sant’Elena, madre dell’imperatore Costantino. In realtà, nella zona si trovavano le rovine del tempio pagano dedicato a Cerere. Qui, le suore Basiliane, scappate nell’VIII secolo da Costantinopoli con le reliquie di San Gregorio, fondarono, per volere del vescovo di Napoli Stefano II, il Fondaco di San Gregorio che, successivamente, nel 1225, fu unito ai monasteri di San Sebastiano e San Pantaleone. Dopo il concilio di Trento, le regole più severe della controriforma resero necessaria la costruzione di una nuova struttura per accogliere le suore. A testimonianza di questa “migrazione”, rimane il ponte, poi diventato campanile, che collega le due strutture. Tra il 1574 e il 1580, grazie all’interessamento di Fulvia Caracciolo e della Zia Lucrezia, venne affidata a Vincenzo della Monica e a Giovan Battista Cavagni la costruzione della nuova chiesa e del nuovo monastero, poi ampliato successivamente nel 1694 da Francesco Antonio Picchetti. Alla fine dei lavori, dell’antica struttura rimase solo la Cappella dell’Idria, raggiungibile dal chiostro. Nel XVIII secolo la chiesa venne arricchita con elementi tipici del barocco napoletano, quali stucchi, marmi e ottoni. Inoltre venne dotata di organo e di due cantorie in legno intagliato opera dell’architetto Niccolò Tagliacozzi Canale che lavorò nella struttura tra il 1730 e il 1750. La facciata presenta quattro lesene toscane, con tre finestroni ad arcate che, originariamente, erano sormontate da un timpano, poi sostituito da un terzo ordine architettonico. Il portale principale risale alla fine del XVI secolo e, in ogni scomparto dei tre battenti, sono intagliati in rilievo San Lorenzo, Santo Stefano e gli Evangelisti. Superato l’atrio iniziali si incontrano delle lapidi commemorative in ricordo della consacrazione della chiesa (1579), della dedicazione a San Gregorio Armeno e della visita di Pio IX nel 1849.