Barolo Chinato... - Secret World

12060 Barolo CN, Italia

by Lara Kipling

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La denominazione Barolo Chinato è consentita per i vini aromatizzati preparati utilizzando come vino base il Barolo d.o.c.g. Le origini di questo vino appartengono addirittura all'età dei patriarchi e ci introducono nella vivace realtà vitivinicola del Barolo a fine Ottocento. Ne sono protagonisti il dottor Giuseppe Cappellano di Serralunga ed il dottor Zabaldano di Monforte d'Alba, che seppero applicare, ciascuno in base alla propria formula, le tanto decantate proprietà della China Calissaia al Barolo, creando un elisir dall'immediata fama commerciale e dalle durature fortune nella cultura contadina di Langa. Dopo aver goduto di un certo interesse, il Barolo Chinato conosce l'indifferenza dei decenni del secondo dopoguerra tra gli anni '50 e '70, proprio in corrispondenza con la crisi dei modelli culturali contadini. Ceretto ne intuisce l'importanza ed è fra i protagonisti del suo rilancio negli anni '80. Per il Barolo Chinato, come già detto, è necessario impiegare un vino che abbia ottenuto il riconoscimento della d.o.c.g., terminato il periodo di affinamento, come previsto dal disciplinare di produzione. Le erbe e la china sono messe in infusione, separatamente, in alcool e aggiunti al Barolo. Il tutto è zuccherato e posto in piccoli fusti per circa sei mesi: in questo modo le note speziate e gli aromi delle essenze si mescolano con il bouquet del vino, ancora riconoscibile. La formula Ceretto nasce da due anni di prove e include una dozzina di erbe selezionate provenienti dalle colline di Langa. in bocca, l'impatto amaro della china è ben bilanciato dallo zucchero e dall'alcool. Il prodotto è un continuo susseguirsi di sapori, che si chiude con una nota piacevolmente amarognola. Il Barolo chinato può essere considerato un ottimo fine pasto e può accompagnare egregiamente dessert a base di cioccolato.