La Vernaccia di San Gimignano è ritenuto uno dei più antichi vini di tutta Italia. Esso viene prodotto con le uve dell’omonimo vitigno autoctono, tipico di questo territorio situato sulle colline senesi. La storia di questo vino bianco è legata a doppio filo con le origini della città di San Gimignano, un borgo che vide il suo momento di massimo splendore in epoca medievale.
Gli storici ritengono che il vitigno Vernaccia sia stato portato in terra toscana dalla Liguria intorno al XIII secolo; le origini sono tuttavia oscure e probabilmente rimarranno sempre avvolte da un certo mistero. Dal punto di vista etimologico il nome del vitigno con tutta probabilità deriva dal termine latino vernaculum, che significa “locale”.
I primissimi riferimenti scritti alla Vernaccia risalgono al 1200 circa; in particolare, in un documento datato 1276 è riportata la descrizione di una tassa pari a “tre soldi” applicata sul vino venduto al di fuori del territorio di San Gimignano.
La fama del vino aveva evidentemente valicato i confini del comune, e le citazioni scritte si moltiplicano nei documenti dei successivi secoli, dal 1300 al 1600. A testimonianza dell’ampio apprezzamento nei confronti di questo vino, basti pensare che anche Dante Alighieri lo cita nella sua Divina Commedia:
«Questi», e mostrò col dito, «è Bonagiunta,
Bonagiunta da Lucca; e quella faccia
di là da lui più che l’altre trapunta
ebbe la Santa Chiesa in le sue braccia:
dal Torso fu, e purga per digiuno
l’anguille di Bolsena e la Vernaccia».
(Divina Commedia, Purgatorio, Canto XXIV)
La Vernaccia di San Gimignano detiene un piccolo ma significativo record, essendo stato il primo vino italiano a ricevere la DOC. Il coronamento del suo successo fu infine seguito, nel 1993, dal riconoscimento della prestigiosa DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita).
Secondo dati relativi al 2009, la Vernaccia di San Gimignano viene prodotta su una superficie di quasi 770 ettari situati ad altitudini comprese fra 250 e 400 metri s.l.m.; sono ben 177 i produttori di Vernaccia, che nel 2009 hanno raccolto 5.500 tonnellate di uva per un totale di 3.8 milioni di litri di vino. Complessivamente sono state prodotte oltre 5 milioni di bottiglie.
Circa il 60% del vino prodotto è destinato al consumo italiano, anche se una buona parte (il 20% circa del totale) rimane sul territorio di San Gimignano. Il rimanente 40% della produzione è venduta sui mercati esteri ed i due principali acquirenti sono la Germania e gli Stati Uniti (rispettivamente, il 40% e il 35% dell’export); seguono Giappone, Gran Bretagna
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